1 mag 2014

Un tempo atlantico

Ho cavalcato i vortici
provato le allucinazioni positive
mentre il calore della stanza preme
sulla pelle e seduto sulla sedia
ascolto la playlist di carmella
i tropic of cancer il piano di satie
e la voce di julee cruise
è un tempo atlantico in questi giorni
quello che ci fa sentire bene
che passa un treno e li conterai
a decine senza di me
che la smetterai con i registri
e tutti quei comportamenti
che affaticano inutilmente la schiena
dovresti bloccarti stare ferma
metterti a letto per le passeggeri
passioni che sconvolgono
e le fredde sottrazioni e gli incroci
e il dire e il pensare e il caos e
la confusione che si attorciglia
senza nemmeno chiederti
se la domenica la trascorri con i tuoi

24 apr 2014

Appena in tempo

Tento di giocarmela stando
attento ai polsi che storti
declinano inviti
i tuoi silenzi stanno nel mezzo
sparsi scambiano ossigeno
con la certezza del prossimo respiro
e se finisse qui senza il turpiloquio
senza l’allusione di un continuo
senza le stanze e i giri intorno
prima di te ho amato di un amore
intenso che a pensarci sono ancora vivo
con gli sguardi marmo bianco scavato
vuoto come un tarlo
vuoto come la vescica vuota
e la voglia di trattenerti per un po’
così appena in tempo per omaggiarti 

21 apr 2014

Hai mai letto pedro salinas

Ho ancora bisogno dei tuoi perché
è un’irrefrenabile desiderio
hai mai letto pedro salinas
ho aspettato diversi anni per la raccolta
La voce a te dovuta
ora non so nemmeno dove sia
è stata la mia bibbia bianca
sono mesi che non leggo poesia
che cerco un motivo in più
per non intrecciare le malinconie
che a sperdere i silenzi ci metto un attimo
che le teorie dell’accumulazione mi hanno
reso la lingua e mani corrose

Ho ancora bisogno di qualcosa che mi illuda
e non voglio carezze ma una catastrofe
che mi cada addosso un buco profondo
un dolore da non alzarmi una ferita mortale
un modo ci sarà per finirla con questo riallacciare
riaccendere riprendere rincorrere le faccende
dovresti decidere dentro o fuori
il caffè è già pagato